Le adenoidi (chiamate anche tonsilla faringea) sono un tessuto situato nel rinofaringe, cioè nella parte posteriore del naso costituiti da tessuto linforeticolare. Fanno parte delle difese dell’organismo contro le infezioni delle vie aeree superiori. Nella maggior parte dei bambini scompaiono completamente intorno alla pubertà, cioè tra i nove e i dodici anni, subendo un’involuzione fisiologica.

 LE INFIAMMAZIONI: ADENOIDITI

Nell’età pediatrica le adenoidi sono spesso oggetto di processi infiammatori acuti e cronici che ne causano l’ingrossamento, definito tecnicamente ipertrofia, e che si distinguono in adenoiditi in forme acute o in forme croniche.

ADENOIDITI  ACUTE

Nelle forme acute – a causa dell’ostruzione nasale – prevalgono febbre e respirazione rumorosa; durante il sonno i bambini sono agitati, russano e spesso lamentano dolore all’orecchio (otodinia), con calo dell’udito (ipoacusia), dovuto all’ostruzione della tromba di Eustachio.  L’adeonoidite acuta spesso si associa all’infiammazione della tonsilla palatina (tonsillite).

 ADENOIDITI CRONICHE

L’adenoidite cronica rappresenta la causa più frequente della sindrome ostruttiva respiratoria naso-faringea. Il quadro clinico che si presenta è chiamato adenoidismo.

Si  manifesta soprattutto nella seconda infanzia (tra i tre e gli otto anni) con fenomeni quali bocca semiaperta, naso affilato, labbro superiore sollevato e non perfetta occlusione dentaria  (facies adenoidea). Il bambino è pallido, ha scarso appetito, scarsa resistenza fisica e raffreddori frequenti: respira prevalentemente con la bocca, mentre il sonno è agitato, rumoroso e russante. A questi sintomi si aggiungono manifestazioni a carico dell’apparato uditivo, quali sordità trasmissiva, otiti catarrali e/o siero-mucose a timpano chiuso.

 LA DIAGNOSI: Come si effettua

Per scoprire se le infezioni dell’orecchio, del naso e della gola sono provocate dall’ipertrofia delle adenoidi, il medico o lo specialista otorinolaringoiatra ispeziona il rinofaringe con un rinofibroscopio.

 LE  TERAPIE

Generalmente l’infezione risponde al trattamento con antibiotici, ma il ripetersi dei disturbi può suggerire il ricorso ad altri tipi di terapie, anche preventive: in particolare si ricorre alla terapia chirurgica o alle cure termale sulfurea.

 LA TERAPIA CHIRURGICA

È espressamente indicata in fase di ipertrofia conclamata: pur migliorando la ventilazione e riducendo la flogosi (infiammazione) rinofaringea, in gran parte dei casi non risulta però risolutiva per i disturbi della tuba e dell’orecchio medio.

 LA TERAPIA TERMALE SULFUREA

È indicata soprattutto perché la sua azione terapeutica, oltre a risolvere generalmente i processi catarrali ed essudativi delle prime vie aeree e del sistema del tubo timpanico in particolare,  modifica anche favorevolmente la diatesi linfatica, che spesso è alla base della ventilazione tubarica nei bambini, sia per l’ipertofia delle adenoidi sia per la predisposizione di questi piccoli pazienti a processi catarrali che coinvolgono tutte le mucose. È utile quindi anche come terapia di prevenzione.